Nell'era digitale, chi siamo e quanto valiamo sono domande che oggi meritano una riflessione profonda. Il nostro viaggio in questa discussione inizia con un tuffo nel passato, quando l'informatica rappresentava il Far West, un territorio inesplorato, senza leggi. Era un momento in cui visionari nei loro mitici garage stavano per cambiare il mondo con l'informatica.

Poi, sono emerse le prime reti, delle quali avevamo accennato in un nostro precedente video. Ancora una volta, individui in piccole stanzette stavano per trasformare il mondo. E sì, il mondo è cambiato, e in modo drastico.

Ma non si tratta di nostalgia per i tempi passati, bensì di una riflessione sul valore delle nostre vite nell'era digitale. Consideriamo Meta, l'azienda dietro Facebook, Instagram, Whatsapp e Threads, che attribuisce un valore di circa 16 dollari al mese a ciascun utente. Un valore che, secondo noi, è sottostimato.

Allo stesso modo, Alphabet, la società madre di Google e di molte altre aziende e fondi di investimento, probabilmente ci attribuisce un valore simile, anche se spesso sottovalutato.

Pensate alla vostra auto connessa, che fornisce informazioni dettagliate sulle vostre abitudini di guida, i viaggi e le persone a bordo. Queste informazioni hanno un valore?

Le carte di credito e i bancomat che usiamo per le transazioni finanziarie estraggono dati sulle nostre abitudini di consumo. Anche questi dati hanno un valore.

E quanto valiamo per le compagnie assicurative, che basano le loro tariffe sulla nostra salute, la vita, la macchina o le attività sportive invernali?

Ogni volta che facciamo acquisti, generiamo reddito per le catene di supermercati. Quanto vale ogni nostro punto di spesa?

E poi c'è il nostro operatore telefonico che ci chiede una quota mensile. Quanto valiamo per loro?

Queste sono solo alcune delle domande che ci poniamo, ma la verità è che spesso non sappiamo nemmeno quali informazioni vengano raccolte su di noi senza la nostra consapevolezza.

Immaginate di poter accedere a tutte le informazioni meta-raccolte da chiunque altro e di scoprire ogni aspetto della vita di qualcuno. Questo è ciò che il mondo digitale permette oggi, grazie ai metadati acquisiti precedentemente.

Alla luce di queste considerazioni, il concetto tradizionale di privacy sembra sempre più inapplicabile. La nostra vita reale sembra avere un valore trascurabile, mentre la nostra attività digitale è diventata una merce di scambio.

Siamo grati per le persone e le organizzazioni che si battono per il rispetto dei nostri diritti e della nostra privacy, sperando che il loro impegno possa portare a risultati concreti, piuttosto che essere una lotta contro i mulini a vento.

Guarda il video sul nostro canale Youtube e lascia un commento in merito a questa attuale questione.

   


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